
In ambito scolastico possono emergere i primi segnali di disagio da parte del soggetto. Genitori e figure adulte di riferimento come ad esempio gli insegnanti, prima colgono questi segnali di disagio prima aiutano il bambino/ragazzo a risolvere tali difficoltà.
Disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività
Il soggetto,a casa o a scuola in maniera più o meno moderata:si distrae; si alza, non riesce a stare seduto a lungo; non riesce a terminare i compiti;, è impulsivo non riesce ad aspettare il proprio turno; è rumoroso disturba anche i compagni.
Disturbo oppositivo-provocatorio
Già dalla tenera età si osserva una opposizione alle regole, un linguaggio poco garbato e una irascibilità molto accentuata. Da adolescente si oppone alle regole ed è violento compiendo anche atti di bullismo.
Psicoastenia
Il bambino è fin troppo tranquillo e silenzioso, sempre obbediente non disturba. Da grande è sempre accondiscendente con atteggiamento passivo, tende a d isolarsi.
Mutismo elettivo
il soggetto comprende il linguaggio, sente le parole ma si rifiuta di parlare.
Fobia scolare
Il piccolo non vuole essere lasciato a scuola, o meglio vuole stare attaccato a quella particolare figura di riferimento, e quindi piange e protesta .Gli adolescenti: evitano le situazioni sociali, si chiudono in se stessi o ricercano aiuto dagli altri.
Disturbo ossessivo-compulsivo
Anche il bambino può svolgere rituali verbali o comportamentali, che sono facilmente confondibili come tic. Molto spesso coinvolgono anche i genitori e li mettono in atto per far avverare ciò che desiderano o per allontanare ciò che temono.